"Perché esisteva e avrebbe dovuto continuare ad esistere il sentiero di via Favignana"

L’Aniene dai monti Simbruini fa circa 1100 mt di dislivello fino a Tivoli.

Dopo la cascata di Tivoli, con un dislivello di poche decine di metri, arriva al Tevere scorrendo nel suo alveo ed anche nei fossi dell’Agro Romano.

L’espansione della città dagli anni ’50 ad oggi ha praticamente ristretto la gran parte dell’agro con la cementificazione e l’asfalto, riducendo la cassa d’espansione naturale delle acque, aumentandone la velocità e l’impatto.

Quando alla fine degli anni 90 e primi del 2000, dopo la creazione della Riserva Naturale Valle dell’Aniene, l’Assessorato all’Ambiente in collaborazione con Ruotalibera-Fiab ed Insieme per l’Aniene progettò il percorso ciclo-pedonale dell’Aniene da ponte Mammolo a Ponte Nomentano fino a Villa Ada, si presentò il problema del passaggio a ridosso di città giardino tra p.zza Monte Gemma e via Favignana. La causa: un’ansa del fiume a 45° che presentava una forte pressione delle acque con pochissimo spazio tra le strutture a sostegno del banco di tufo e l’alveo, pochi metri soggetti ad esondazione (come nei giorni scorsi), scivolosi con le piogge e/o inagibili in inverno.

 

Mappa della sentieristica ciclopedonale della Riserva Naturale Valle dell’Aniene

 

 

9/12/2020 - Vista dall’alto del percorso principale del GRAB al di sotto della variante di Via Favignana, totalmente sommerso dall’acqua

 

L’Assessorato del Comune propose di rinforzare ed utilizzare il terrapieno a protezione dell’impianto di sollevamento Acea e lo stradello pedonale tra piazza Monte Gemma e via Favignana per poi riprendere più avanti il percorso lungo il fiume o sfruttare la viabilità di città giardinofino a ponte Nomentano.

Con i pochi fondi a disposizione la nostra associazione utilizzando i propri volontari insieme ai volontari dei Campi Internazionali di Volontariato organizzati in collaborazione con Legambiente, riuscì a realizzare il sentiero.

Le opere furono ultimate nel 2003 ed a novembre furono inaugurate dal sindaco di Roma Veltroni con il consulente allo sport Rivera, il presidente di Roma Natura Novelli, gli assessori all’Ambiente comunale Esposito e regionale Saraceni, i presidenti dei Municipi 4 e 5 e rappresentanti associazioni escursionistiche e cicliste.

 

2003 - Inaugurazione del sentiero ciclopedonale di Via Favignana in presenza del sindaco di allora Walter Veltroni

 

Il sentiero attrezzato, con paletti interdittori e segnaletica, insieme al resto del percorso è sempre stato manutenuto da Insieme per l’Aniene. Da allora il sentiero è diventato non solo un percorso della quotidianità per la cittadinanza di Città Giardino ma anche un percorso per l’escursionismo ciclo-pedonale a Roma, utilizzato anche per manifestazioni sportive.

 

2017 – sentiero ciclopedonale da Via Favignana a Via Monte Gemma

 

Quanto accaduto dal 2017 ad oggi lo si può vedere oggi con molta tristezza e vergogna.

 

2020 – Accesso al sentiero ciclopedonale dal lato di Via Favignana

 

2020 – Il sentiero ciclopedonale dal lato di Via Monte Gemma

 

La nostra associazione ha denunciato sin dall’inizio delle opere il fatto che si sarebbe interrotto un percorso “utile” nel periodo invernale - “insostituibile” come nei giorni scorsi - alle diverse autorità interessate Roma Capitale, Regione Lazio, Difensore Civico Regionale,  allegando tutta la documentazione completa di foto e copia di atti amministrativi ricevendo soltanto risposte interlocutorie che hanno permesso di arrivare alla situazione odierna in cui il sentiero è stato distrutto ed è praticamente inutilizzabile come si vede dalle foto. 

Purtroppo nessuna amministrazione è stata in grado, fin ad oggi, di intervenire e fermare lo scempio… dobbiamo soltanto sperare nell’indagine, attualmente in corso, da parte della Magistratura.

Ci auguriamo che il prossimo anno possa portare una soluzione che possa far tornare utilizzabile questo bene comune. 

 


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