La Valle dell’Aniene

La Valle dell'Aniene


La Valle dell’Aniene è compresa per la maggior parte nel territorio della Provincia di Roma e per una piccola parte della provincia di Frosinone.

Prende il nome da uno dei principali affluenti del Tevere, il fiume Aniene: questo affiora dalle pendici dei Monti Simbruini per sfociare nel Tevere all’interno della città metropolitana di Roma. Il suo territorio ricade all’interno di diverse Comunità montane, principalmente la Comunità montana dell’Aniene e in parte anche in quelle dei Monti Ernici, Sabini, Tiburtini, Cornicolani e Prenestini. Il Parco naturale regione dei Monti Simbruini in particolare tutela il tratto di fiume compreso tra la proprio sorgente e il comune di Subiaco, mentre la nostra Riserva naturale Valle dell’Aniene si occupa della salvaguardia del tratto che ricade fra il Grande Raccordo Anulare e la foce.


Il corso dell'Aniene si svolge interamente all’interno della Regione Lazio per 120 km; il territorio in cui il fiume scorre è vasto e articolato, e viene suddiviso normalmente in alto corso, medio corso e basso corso: il primo rappresenta il tratto tra le sorgenti nei Simbruini fino a Subiaco, in cui il fiume separa questi ultimi dai Monti Affilani; il secondo comprende il tratto che scorre tra Subiaco e Tivoli, separando i Monti Lucretili dai Monti Ruffi; infine, il basso corso rappresenta il tratto da Tivoli alla foce dentro Roma.

Diverse città e centri abitati si affacciano sulla valle, fra cui: Tivoli, Subiaco, Castel Madama, Vicovaro, Mandela, Cervara di Roma, Marano Equo, Saracinesco, Anticoli Corrado, Cineto Romano, Riofreddo, Arsoli, Roviano, Agosta.

Il fiume Aniene all'interno di Roma rappresenta un importante corridoio ecologico per specie animali e vegetali tipiche dell’ambiente fluviale lungo la direttrice nord-est della città metropolitana di Roma. Il fiume Aniene inoltre si configura come punto di snodo per la migrazione di diverse specie dell’avifauna acquatica che attraversano la città di Roma, passando per il lago Bullicante in zona Prenestina, per arrivare sul fiume Almone nel Parco Regionale dell’Appia Antica.

Dal 1997 il tratto urbano dell’Aniene, grazie anche alle segnalazioni e all’operato dei cittadini, con legge regionale 29/97 viene posto sotto tutela come “area protetta”, e nasce così la Riserva Naturale Valle dell’Aniene, gestita dall’Ente Regionale RomaNatura, che con i suoi 620 ettari rappresenta, in ordine di estensione, la quinta Riserva Naturale all’interno del Comune di Roma.

La Riserva include alcune aree che svolgono il fondamentale ruolo di bacino di espansione per ridurre la portata durante le piene del fiume Aniene tramite lo stoccaggio temporaneo di parte del volume dell'onda di piena, tutelando in questo modo i territori adiacenti e più a valle come i quartieri Pietralata e Montesacro. 

Le sponde hanno mantenuto per la maggior parte della loro estensione un assetto naturale, con vegetazione ripariale arborea e arbustiva, caratterizzata da specie come il pioppo bianco (Populus Alba), il pioppo nero (Populus nigra), il salice bianco (Salix Alba). Le aree di piana alluvionale sono caratterizzate da praterie, mentre le aree collinari presentano diversi querceti composti da roverelle (Quercus pubescens), farnie (Quercus robur) e lecci (Quercus ilex). 

All’interno della Riserva si ritrovano diversi habitat ideali per specie dell’avifauna acquatica come l’airone cenerino (Ardea cinerea), il cormorano comune (Phalacrocorax carbo) e il martin pescatore (Alcedo atthis), e piccoli mammiferi come la volpe rossa (Vulpes vulpes), il tasso (Meles meles) e l’istrice (Hystrix cristata). 

Questo ricco e complesso territorio ha un’enorme valenza dal punto di vista ecologico, storico-archeologico e, non ultimo, socio-culturale. L’area della Riserva Naturale Valle dell’Aniene rappresenta infatti per la cittadinanza della zona un enorme valore aggiunto in termini di benefici psicofisici e sociali, configurandosi come un luogo di educazione, condivisione ed inclusione aperto a tutti.


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